Saverio Cavalli, nato a Valenza, compie l’iter dell’apprendistato nella solida tradizione orafa valenzana e nel 1951 deposita il marchio 464 AL. Cavalli partecipa a concorsi pittorici ottenendo premi e riconoscimenti (Premio Torino “Arte italiana oggi”, 1947; Quadriennale d’Arte, Roma 1948; Concorso nazionale di pittura “Premio Siena”, Siena 1949). Nel 1954 è invitato alla X Triennale di Milano con l’opera in oro giallo e pietra di fiume, Anello (N. 91), contributo sentito da Cavalli per legare l’esperienza dell’astrattismo pittorico alla sua alta artigianalità orafa. Nel 1957 è invitato alla XI edizione della Triennale dove espone nella Sezione Oreficeria, curata dai fratelli Pomodoro, Arnaldo e Giò, un paio di orecchini in fili d’oro e ametiste e una spilla a spirale d’oro con smeraldi. Per la stessa edizione realizza i gioielli progettati da Gianni Dova. In questi anni Cavalli con giochi sapienti e raffinati applica nei suoi gioielli di stile astratto antiche e complesse tecniche orafe: lo smalto champlevé e cloisonné (N. 22) e la granulazione etrusca (N. 96). Nel 1959 riceve il primo premio alla XXIII Mostra Internazionale dell’Artigianato di Firenze. Nel 1962 è alla Mostra selettiva d’Arte orafa moderna di Vicenza e a Parigi, all’Istitut Italien, con l’Esposizione Bijoux italiens. Dal 1968 con la Prima Biennale del Gioiello d’arte a Carrara le sue opere (N.218 e la N. 342) seguono un’impostazione strutturale: Cavalli si lascia condurre dalla casualità nella scelta dei materiali (legno, vetro, pietre dure), l’objet trouvé è puro godimento estetico. Nel 1973 è invitato per la terza volta alla Triennale di Milano (XV edizione), Mostra storica del Cinquantenario; la Galleria Bergamini gli dedica una mostra monografica che comprende anche gli anelli ovoidali Omaggio a Fontana in oro giallo (N. 451, N. 455, N. 456), dedicati all’amico e maestro. Dal 1974 Cavalli elabora materiali poveri (alpacca, alluminio) e plastici (perspex, metacrilato), raramente materiali preziosi, esposti nel 1979 dalla Galleria Ada Zunino. Nel 1980 è invitato a Manualità. Città dell’artigianato (Faenza, Gubbio, Valenza, Venezia, Volterra). Nel 1984 è invitato a Disegnare l’oro. Immagini per un gioiello (Castello di Sartirana – Pavia) con Fausto Melotti, Arnaldo Pomodoro, Mauro Staccioli. Nel 1996 la Municipalità e l’Associazione Orafa Valenzana organizzano una sua mostra antologica (Sala Luigi Illario – Villa Scalcabarozzi). Nello stesso anno partecipa alla mostra storica all’Aus Italien für die Welt. 100 Jahre Schmuck aus Valenza (Palazzo Esposizioni, Lipsia).
Da:
L. Lenti, Saverio Cavalli, in “L’arte del gioiello e il gioiello d’artista dal ‘900 ad oggi”, catalogo della mostra, 2001, Firenze, Giunti, pp. 366-367.